|
Editoriale |
La sindrome dell’Atalanta – di Enrico GiammarcoLa ricetta per ammazzare i sogni di una piccola squadra è semplice: costruisci una rosa di giovani speranze, amalgale con un gruppo di vecchi volponi esperti, affida le redini ad un allenatore con idee innovative e con lo spirito del buon gioco, e vedrai che sarai la sorpresa del campionato di Serie A. La stagione successiva, NON devi vendere nessuno dei gioielli pregiati che ti sei creato in casa, per puntare finalmente in alto, così i talenti, ormai privi di motivazioni dentro una piccola società, disputeranno una pessima annata, la squadra sarà irriconoscibile, retrocederà in Serie B, ed i giocatori una volta costosissimi si svaluteranno in pochi attimi. Ogni
riferimento all’Atalanta 2002-03 è puramente casuale, speriamo non
sia veritiero l’accostamento spontaneo che viene da fare con
l’Empoli di Baldini (Daniele, non Silvio), perché, a parte i
giocatori (Doni, Zauri e Zenoni da una parte, Cribari, Grella e Di
Natale dall’altra), le assonanze ci sono tutte.
|